LA PIETRA DELLO SCANDALO

Che cosa ha detto di tanto strano Matteo
Piantedosi da meritare titoli in prima
pagina della maggior parte dei giornali
italiani? Una cosa ovvia, magari graffiante
come la carta vetrata, soprattutto se si è di
fronte a una tragedia con decine di vittime
tra cui molti bambini, ma comunque
evidente. Per il ministro dell’Interno «la
disperazione non può mai giustificare
condizioni di viaggio che mettono in
pericolo le vite dei propri figli». E che cosa c’è di scandaloso in tutto ciò? Perché a sinistra hanno definito le parole del
numero uno dei Viminale «indegne»>,
«inaccettabili», «disumane», per arrivare
poi a chiedere le dimissioni dell’uomo a cui
è affidata la responsabilità delle forze
dell’ordine? Non è forse vero che per
quanto si sia disperati e si voglia fuggire da un Paese per dare un futuro migliore alla propria famiglia, il viaggio non può essere intrapreso mettendo in pericolo la vita stessa dei figli?

BLOCCO NAVALE


Ong, Humanity 1 a Catania. Il capitano avverte il ministro Piantedosi: “Non ripartiamo”

IL TEMPO
6 novembre 2022

Nella notte è approdata a Catania la Ong Humanity 1: “Devono scendere tutti secondo le regole del diritto di asilo” fanno sapere dalla nave. Poi arriva anche la Geo Barents con 572 migranti: “Andremo via solo dopo i soccorsi”. Nel porto siciliano la tensione è alle stelle con la Ong tedesca che non ha alcuna intenzione di “obbedire” e avverte il governo italiano sull’intenzione di restare finché non saranno scesi tutti. Dal canto suo il commissario del comune Federico Portoghese fa sapere che la città è disponibile ad accogliere tutti i migranti a bordo: “Attendiamo disposizioni dal Viminale su come muoverci, più di tanto, al momento, non possiamo fare. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la disponibilità ad accoglierli” dichiara all’agenzia LaPresse. “Non sono io il capitano, non decido io, ma lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi” denuncia Petra Krischok, portavoce di Sos Humanity. “I primi a sbarcare – conferma – sono stati minorenni e bambini piccoli accompagnati dalle madri. I controlli sono ancora in corso, ma Catania non ci è stato assegnato come porto sicuro”.
La tensione sul caso migranti in Sicilia è alle stelle. Mentre 144 migranti sono sbarcati la Ong ripete che è “illegale ripartire fino a quando non saranno scesi tutti”. Intanto è stato autorizzato l’attracco anche per la nave di Msf mentre restano in attesa la Ocean Viking e Rise Above. Il segretario del Pd Letta attacca il governo e denuncia lo “sbarco selettivo contrario ai principi di umanità” mentre l’intero Pd tuona contro il ministro dell’Interno: “Piantedosi riferisca in Parlamento” dicono.
La Protezione civile è presente durante le operazioni di individuazione dei soggetti fragili, donne e bambini migranti a bordo della nave della Ong Humanity. In banchina oltre al personale addetto all’ordine pubblico e delle forze dell’ordine, sono operativi i funzionari della Protezione civile del Comune di Catania e del Dipartimento regionale della Protezione Civile.

Humanity 1 and Arrogance plus

Nave Ong forza il blocco, Piantedosi: «Sbarcheranno solo persone fragili, gli altri saranno rimandati indietro»

LA VOCE DEL TRENTINO
 5 Novembre 2022

Durante il Consiglio dei ministri di ieri si è discusso anche della questione dei migranti a bordo della navi Ong.
Ricordiamo che da oltre una settimana 3 navi ONG con a bordo circa 1000 persone sono bloccate al largo della Sicilia in cerca di un porto sicuro.
“Noi sosteniamo – spiega Piantedosi – che la questione dei migranti vada condiviso con i Paesi di bandiera delle navi
E ancora: “Una delle navi ha forzato ed è entrata in acque territoriali italiane dirigendosi verso Catania, lo ha fatto senza ottemperare alle richieste fatte da canali diplomatici. Cioè quello di dirci chi c’era a bordo, dove erano state tratte in salvo e quali erano le oggettive situazioni. Inoltre non avevano informato le persone sulle opportunità che la normativa europea concede di chiedere asilo già sulla nave”.
Piantedosi inoltre ha aggiunto: “Le risposte non sono state all’altezza delle nostre aspettative. La Humanity 1 si sta dirigendo verso Catania. Abbiamo adottato un provvedimento interministeriale imponendo alla nave di restare in rada. Resterà in acque nazionali solo per il tempo per controllare le emergenze delle persone in difficoltà. Prenderemo tutti i minori, donne incinte o malati, secondo quanto abbiamo appreso dai canali informali, che si trovano sulla nave Humanity1. Noi rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie e le emergenze. All’esito di questa verifica le persone che non dovessero versare in condizioni di emergenza dovranno essere riportate in acque internazionali“.
Poco dopo, Matteo Salvini ha rilasciato una dichiarazione: “Come sempre garantiremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali italiane per le ong straniere. Orgoglioso di aver firmato il provvedimento, insieme ai Ministri Piantedosi e Crosetto. Difendere l’Italia non è un reato bensì un dovere”.

UNO STRANO PAESE


  1. L’ITALIA È UNO STRANO PAESE
    Graziano Di Venanzio

L’Italia è davvero uno strano Paese: ogni anno spedisce a Londra migliaia giovani laureati per fare i lavapiatti e mantiene i clandestini a vivere in albergo. E’ un Paese che lascia i propri concittadini colpiti dalla tragedia del terremoto a dormire nei container, ma ospita i profughi in centri di accoglienza come quello di Villa Camerata, che ho visitato lo scorso settembre: una villa rinascimentale immersa nel verde a due passi dal centro storico di Firenze. A Rapallo gli immigrati dimorano presso l’Istituto delle Orsoline, una struttura residenziale di lusso, e hanno a disposizione: spiaggia privata, campetto da calcio, palestra, wi-fi e il pocket money per affrontare le spese di tutti i giorni. Poi il Governo non trova i soldi per sistemare gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione.
L’ accoglienza dei clandestini costa alla collettività 4 miliardi di euro all’anno, ma queste sono solo le cifre ufficiali. Quelle reali non le conosce nessuno, ma sono molto più alte. I nostri nonni che emigrarono, morivano nelle miniere e non hanno mai avuto niente anzi venivamo maltrattati e derisi pur comportandosi bene ed essere rispettosi delle regole del paese che li ospitava. Il Governo provvede alle spese della Marina Militare e della Guardia di Finanza per le operazioni in mare, di cui non è dato conoscere il costo. Sappiamo però che questo stesso governo non trova le risorse per pagare la manutenzione e la benzina per le auto dei carabinieri. Si distaccano migliaia di poliziotti per le operazioni di idenficazione, con costi non irrisori, mentre la Mafia spadroneggia in Sicilia e la ‘Ndrangheta nel Nord. Non si conoscono nemmeno i costi aggiuntivi affrontati dal sistema sanitario nazionale per la gestione dell’emergenza migranti: in compenso i pronto soccorso degli ospedali sono al collasso.
Non c’è più da meravigliarsi di nulla in un Paese dove i padroni sono tenuti a raccogliere gli escrementi dei loro cani, mentre gli stranieri ospiti cagano sui marciapiedi.